La basilica della Santissima Trinità del Cancelliere, comunemente conosciuta come basilica La Magione, è una delle più antiche chiese della città di Palermo, sita nei pressi del quartiere della Kalsa, di fronte l’omonima piazza.Fu fondata nel 1191 dal cancelliere del regno Normanno Matteo d’Aiello ed annessa alla contigua abbazia cistercense; fu l’ultima delle chiese edificate durante la dinastia normanna degli Altavilla: Tancredi vi seppellì il figlio Ruggero e lui stesso volle essere sepolto nella Basilica. Nel 1197 venne concessa all’ordine dei Cavalieri Teutonici che, in seguito a donazioni, ne aumentarono la proprietà e il prestigio. Divenuta la “Casa dei Cavalieri Teutonici” era così la magione (da qui il nome della chiesa) del precettore generale dell’ordine. In seguito a mutamenti politici, nel 1492 la chiesa passò agli abati Commendatori (primo fra i quali il Cardinale Rodrigo Borgia, il futuro Papa Alessandro VI) e anche loro vi apportarono nuove modifiche occultando preesistenti strutture medievali. Infine nel 1787, Ferdinando III di Borbone aggregò la chiesa con tutti i suoi beni all’ordine Costantiniano di San Giorgio. Per poi passare sotto il patronato dei re borbonici nel 1782.La chiesa, realizzata da maestranze e da artisti di origini islamiche, che è stata costruita probabilmente inglobando una struttura religiosa preesistente (moschea), rappresenta uno degli ultimi prodotti dell’architettura medievale siciliana d’impronta fatimita (che fu una dinastia musulmana sciita che si impose tra il X e il XII secolo in alcune regioni mediterranee, tra cui la Sicilia) e mostra in chiave ridotta, lo stesso schema iconografico delle cattedrali di Palermo e Monreale.Negli oltre otto secoli della sua vita, la chiesa è stata sottoposta a numerosissimi restauri, i più rilevanti quelli di Giuseppe Patricolo e di Francesco Valenti che riportarono la chiesa, per quanto è stato possibile, al suo aspetto originario.